Dieta e effetto yo-yo: si può ottenere un dimagrimento duraturo?
L’arrivo della bella stagione porta con sé anche alcuni argomenti sensibili come la tanto temuta dieta. Si risente ciclicamente la necessità di ritrovare la propria forma non appena fanno capolino t-shirt e pantaloni più corti. La ragione è semplice: significa che non abbiamo adottato un corretto stile di vita, ma siamo ricaduti nel cosiddetto effetto yo-yo. Numerosi studi di settore evidenziano che il 95% delle persone che hanno seguito una dieta troppo privativa, è tornata velocemente al peso iniziale. Ottenere un dimagrimento duraturo non solo è possibile, ma è l’unico vero obiettivo a cui mirare in un programma volto alla perdita di peso.
Cos’è l’effetto yo-yo nelle diete?
Quando scegliamo di seguire una dieta drastica, il nostro organismo entra in una sorta di stato di allarme. Attinge dalle nostre riserve di energia e grassi e di conseguenza godiamo di una repentina perdita di peso. Ma non c’è da esserne contenti, soprattutto se è nostra abitudine seguire una dieta in emergenza per poi tornare a un’alimentazione abituale.
I migliori specialisti della nutrizione insistono su questo piccolo e prezioso punto, proprio al fine di evitare l’effetto yo-yo, dannoso sia per il fisico che per lo stato mentale. Inoltre, per via di diverse evidenze scientifiche, l’abitudine a diete repentine e frequenti porta via via a una notevole riduzione dei risultati.
Mantenere il peso forma significa cambiare dapprima mentalità, adottando uno stile di vita equilibrato. L’organismo tende sempre ad autoproteggersi, ecco perché dopo un periodo di privazioni proverà a rifare scorta.
La dieta chetogenica
Ma ci sono dei casi in cui perdere peso con velocità è necessario, basti pensare a condizioni di obesità grave, magari in vista di un’operazione, così come a pazienti affetti da più patologie. Ecco che ci viene in soccorso la dieta chetogenica, che consente di perdere all’incirca 6 kg nei primi 21 giorni.
La versione classica si basa su una riduzione considerevole dei carboidrati. In effetti, la sua pianificazione prevede l’apporto del 75% delle calorie provenienti da grassi, il 20% da proteine e soltanto il 5% da carboidrati. La prima dieta chetogenica fu studiata e divulgata dal dottor Russel Wilder della Mayo Clinic nel 1921. La sua vocazione di dieta funzionale a scopi terapeutici è stata dimostrata, inoltre, dal suo utilizzo nella cura di crisi epilettiche.
Farcomed.com propone un interessante e autorevole approfondimento sulle effettive possibilità di dimagrimento in poche settimane, realizzato in collaborazione con la Facoltà di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli. La sua validità è data anche da un dettagliato programma di reintegro, che permette di sostenere al meglio la successiva fase di mantenimento. In esso non manca mai, assieme all’inserimento di alcuni alimenti precedentemente eliminati, un programma dedicato all’attività fisica. Affinché vi sia una reale stabilizzazione del peso è importante impegnarsi su più fronti, consentendo a personale specializzato di monitorarne i risultati.
Come evitare l’effetto yo-yo
Perdere peso è positivo, perché ci aiuta ad alleggerirci e a evitare patologie connesse al suo eccesso. Ma resta davvero fondamentale farlo senza entrare in un vortice di stress, fisico e mentale, che rischierebbe di rendere vani tutti gli sforzi fatti. Dopo una eventuale dieta ferrea, è bene curare un diario alimentare ponendo al centro il desiderio di benessere e salute, evitando estremismi eccessivi. Meglio ricordarsi che:
- una volta calcolato il proprio fabbisogno calorico non bisognerebbe mai scendere al di sotto di esso o addirittura saltare i pasti con la convinzione di favorire il dimagrimento;
- è importante abbinare sempre movimento e sport per accompagnare con dolcezza il corpo al cambiamento;
- è necessario ridurre al massimo lo stress, considerato che un regime di dieta ristretto pone già in una condizione difficile;
- assicurarsi almeno 7 ore di riposo notturno regolare;
- dedicarsi a un hobby piacevole è un modo per concentrarsi su altro e riequilibrare il senso di privazione che si potrebbe provare nell’alimentazione.
Tra i consigli sempre validi, invece, vi è quello di evitare cibo spazzatura e bevande zuccherate. Si tratta di eliminare le cosiddette calorie vuote, ovvero cibi ricchi di zuccheri e farine raffinate che nulla lasciano al nostro organismo in termini di proprietà nutrizionali.
Il percorso verso il raggiungimento del peso ideale non è privo di difficoltà, ma può portare grandi soddisfazioni e una rinnovata energia. Diviene un mezzo eccezionale per riappropriarsi, in taluni casi, anche della propria vita.
Non c’è dieta che non significhi fare i conti con sé stessi, ecco perché il desiderio di cambiamento e la tenacia restano alla base di qualunque opzione si scelga.