Le ceneri di cremazione possono essere disperse in natura?

Perché scegliere la cremazione?

Sempre più persone scelgono di farsi cremare una volta morte. Questa pratica trova sempre più piede per delle motivazioni non solamente concettuali, ma anche di natura pratica, essendo molto più snella rispetto alla procedura per un funerale convenzionale. Optando per la cremazione si possono anche evitare i costi legati ai servizi cimiteriali. Una delle parti più suggestive di questa scelta risiede anche nella maggiore libertà di scelta in merito al luogo di sepoltura.

Le soluzioni a questo riguardo possono essere diverse. Nella maggioranza dei casi, i cimiteri stessi mettono a disposizione un’area preposta per questo scopo. Un’altra soluzione è quella di deporre le ceneri in un’urna sigillata che viene consegnata ai familiari in modo che questi possano tenerla come simbolo commemorativo nella propria casa. A questo proposito teniamo a dire quanto sia importante rivolgersi ad un’agenzia funebri preparata per la cremazione Roma, in grado di seguirci nella procedura senza alcun intoppo.

Ma che dire della dispersione delle ceneri in natura? Come si esprime la legge a tal riguardo?

Cosa dice la legge italiana sulla dispersione delle ceneri nella natura?

Ebbene, grazie ad un decreto emesso nel 2001 è consentita la “sepoltura” in natura, purché vengano rispettate alcune condizioni. Nello specifico, il decreto spiega che non è possibile disperdere le ceneri in un luogo abitato o comunque che non sia distante almeno 300 metri da abitazioni, fabbriche o manufatti.

Che dire della sepoltura all’aperto ma su un suolo privato? Premesso che debbano essere rispettati i canonici 300 metri di distanza, sarà comunque opportuno consultare le autorità locali per assicurarsi che non si stia infrangendo qualche norma. Il tutto dovrà avvenire con il consenso del proprietario e senza scopo di lucro.

Ci sono dei luoghi specifici in cui oltre ad ottenere uno speciale permesso richiedono il pagamento di una tassa di utilizzo. Su alcune catene montuose, come ad esempio le Dolomiti, la dispersione può avvenire contattando le autorità competenti e pagando secondo un tariffario prestabilito in base al posto da noi scelto.

La sepoltura in mare può avvenire ad almeno 100 metri dalla costa, in un luogo non frequentato da bagnanti. Sarà pertanto necessario ottenere un’autorizzazione dal comune di competenza e dalla capitaneria di porto. Non potremo versare le ceneri dal molo come si osserva in alcune pellicole, o almeno questo non è consentito sul territorio italiano.

Dopo aver contattato un’agenzia funebre preparata per la cremazione e per la sepoltura in mare, potremo organizzare la cerimonia di addio. L’agenzia metterà a nostra disposizione una o più barche, a seconda di quante persone parteciperanno. Per l’occasione si potrà anche organizzare un rinfresco o un’escursione della durata di 24-48 ore. Consigliamo di contattare sempre un’agenzia funebre affidabile che abbia già una certa esperienza riguardo alla sepoltura in mare in modo che il tutto possa avvenire senza improvvisazioni che andrebbero a sminuire la solennità dell’evento.

La persona che decide di farsi cremare dovrebbe mettere per iscritto la sua volontà presso uno studio notarile o un’associazione SOCREM.