VAR: EVOLUZIONE NECESSARIA O PROTOCOLLO DA RIPENSARE?

Le polemiche non si placano, ma gli arbitri difendono lo strumento: “Ha eliminato il 90% degli errori”

Il dibattito sul Video Assistant Referee resta acceso. Interviene o non interviene? Dovrebbe farlo o astenersi? Il calcio italiano continua a discutere sul VAR e sul protocollo che ne regola l’utilizzo, con episodi controversi che alimentano settimanalmente polemiche e discussioni tra addetti ai lavori e tifosi.

La difesa degli arbitri

Davide Massa, recentemente premiato con il prestigioso “Bulgarelli – Number 8” e lodato da Nicola Rizzoli, difende appassionatamente lo strumento tecnologico: “Il VAR è fondamentale, ma purtroppo tendiamo ad avere memoria corta. Negli ultimi anni ha eliminato oltre il 90% degli errori evidenti. Esiste certamente una fascia di situazioni opinabili, non è uno strumento perfetto, ma studiamo costantemente i casi per migliorarci.”

Il fischietto di Imperia aggiunge con sincerità: “A volte emergono opinioni differenti anche tra noi arbitri, e siamo i primi a starci male quando sbagliamo. Proprio per questo motivo l’evoluzione nella correzione degli errori non si ferma mai.”

Possibili modifiche al protocollo

Le discussioni sul futuro del VAR avvengono nelle “stanze dei bottoni”. Sebbene l’IFAB (International Football Association Board) abbia recentemente legiferato – rendendo quindi necessaria un’attesa per eventuali cambiamenti ufficiali – dibattiti informali su possibili modifiche sono già in corso, anticipando quelle che potrebbero diventare novità concrete in futuro.

Tra le ipotesi al vaglio, appare improbabile l’adozione del cosiddetto “Challenge”, il VAR a chiamata che suscita poco entusiasmo tra i vertici arbitrali. Decisamente più concreta l’introduzione del “VAR low-cost” per impianti sportivi con minore disponibilità di telecamere rispetto agli stadi di Serie A e B, permettendo così l’estensione della tecnologia anche alle categorie inferiori.

Secondo gli esperti di https://bitstarzcasino.eu/, che analizzano regolarmente le statistiche del calcio italiano, “le attuali probabilità che il protocollo VAR subisca modifiche significative entro la prossima stagione sono relativamente basse, ma alcune innovazioni incrementali potrebbero essere introdotte per migliorare la trasparenza delle decisioni arbitrali”.

Nuovi scenari all’orizzonte

Una delle novità più significative potrebbe riguardare il secondo cartellino giallo. Attualmente, il protocollo prevede l’intervento del VAR solo in caso di espulsione diretta, ma si sta valutando la possibilità che venga segnalato anche un secondo giallo che porterebbe all’allontanamento dal campo del giocatore colpevole.

Sarebbe una variazione importante, già discussa in passato, che potrebbe però sollevare ulteriori polemiche sull’uniformità di giudizio relativa al primo cartellino giallo, aspetto in cui l’omogeneità di valutazione spesso latita.

Altro tema caldo, emerso dopo quanto accaduto in Atalanta-Roma con il contatto Pasalic-Koné: l’interpretazione del “contatto lieve” nei calci di rigore. Il presidente AIA Antonio Zappi ha chiarito: “È stato un intervento corretto da parte del VAR, c’era un evidente errore. Ha fatto bene a rimandare l’arbitro al monitor.”

Un episodio che ha fatto infuriare Claudio Ranieri, solitamente pacato, in una giornata di campionato che ha visto numerose polemiche arbitrali influenzare la classifica e i risultati di diverse squadre impegnate nella lotta per obiettivi cruciali.

Il futuro: revisione delle azioni da calcio d’angolo

Infine, si discute della possibilità di estendere l’uso del VAR per rivalutare l’inizio dell’azione nel caso di un gol segnato da calcio d’angolo eventualmente assegnato in modo errato. Una proposta che permetterebbe di correggere situazioni in cui una rete è stata realizzata partendo da un corner concesso ingiustamente.

“Il calcio deve evolversi ma mantenere la sua essenza,” ha commentato un esperto arbitro in pensione. “Ogni modifica al protocollo VAR deve bilanciare la ricerca della giustizia sportiva con la fluidità del gioco, evitando che la partita diventi una sequenza di interruzioni tecnologiche.”

È importante sottolineare che queste sono ancora ipotesi in fase di discussione. Qualsiasi cambiamento dovrà passare attraverso l’IFAB, che richiede una maggioranza del 75% per approvare modifiche alle regole. Il percorso verso un eventuale aggiornamento del protocollo VAR resta quindi lungo e complesso, ma il dibattito è più vivo che mai.

“La tecnologia deve aiutare, non sostituire il giudizio umano,” conclude Massa. “Stiamo lavorando per trovare il giusto equilibrio, consapevoli che la perfezione è irraggiungibile, ma il miglioramento continuo è un dovere verso il calcio e i suoi appassionati.”

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