Quando il pigiama si trasforma in un tailleur
Spesso si dice che la donna, in pigiama, è poco sensuale, ma ne siete sicuri? Il mondo della moda dice che le cose non stanno proprio così, tanto che il pigiama è diventato un “must have”.
Uscire in pigiama
Uscire in pigiama è una moda che, già da qualche anno, portano avanti le star: pigiama e vestaglie sono diventati di uso quotidiano, quindi se lo fanno loro, perché non possiamo uscire anche noi, con estrema nonchalance, con il nostro pigiamone ultra caldo con tanto di coniglio o orsetto?
Ebbene, possiamo girare anche noi col pigiama, ma non proprio quello di flanella. Il tessuto più indicato è la seta, tessuto elegante per eccellenza e, se proprio non si ama la tinta unita, si può optare per piccolissime stampe eleganti, che sappiano definire bene l’aspetto chic , eliminando qualsiasi traccia trash. Ricami floreali e righe verticali sono i più indicati per l’ora del tè o per una serata informale. Da non sdegnare neppure un caldo velluto morbido che gioca con il cangiante grazie ai movimenti. Il colore? Blu, rosso o rosa e rigorosamente tinta unita
Il pigiama tailleur
Quest’anno la moda impone pantaloni palazzo e casacche dritte, modelli ottimi anche per le taglie leggermente oversize. Chi desidera sottolineare meglio il punto vita può utilizzare le casacche con cintura.
Indossare un pigiama, però, non vuol dire uscire spettinate ed in pantofole. Si tratta di un abbigliamento che richiede molta cura nei dettagli quindi: capelli con un’acconciatura molto semplice ma elegante, tipo uno chignon o una coda bassa. Trucco naturale ma curato, quindi via al nude abbinato ad un rossetto scuro e a make-up intenso per gli occhi. Una collana eviterà di mostrare il collo nudo e donerà un tocco di eleganza e raffinatezza.
I guru della moda non vietano l’uso del mocassino (di giorno) con il pigiama-tailleur, ma un décolleté a tacco alto è sicuramente l’accessorio adatto. L’elemento più importante, però, è portarlo con scioltezza ed eleganza.