L’originale campagna abbonamenti del Genoa: i calciatori diventano centralinisti

L’iniziativa di marketing per raggiungere il record di tessere stagionali diventa virale sui social

Una campagna abbonamenti fuori dagli schemi quella ideata dal Genoa, che per spingere sul rinnovo delle tessere stagionali ha pensato bene di far diventare i propri giocatori dei veri e propri centralinisti. Con l’obiettivo di superare il record dello scorso anno di 28.093 abbonati, e a quota 27.500 dopo la fase di prelazione, il club rossoblù ha messo in piedi un’operazione di marketing tanto semplice quanto efficace: far chiamare direttamente dai calciatori i tifosi che non avevano ancora rinnovato.

Una strategia innovativa per coinvolgere i tifosi

L’idea alla base dell’iniziativa è tanto semplice quanto originale: trasformare il mancato rinnovo in un’occasione di contatto diretto tra la squadra e i suoi sostenitori. Sabelli, Malinovskyi e Vitinha si sono così trovati a vestire i panni di operatori di call center piuttosto che di calciatori, seduti davanti a dei telefoni con l’incarico di contattare personalmente i tifosi che non avevano esercitato l’opzione di rinnovo dell’abbonamento.

Il risultato è stato un video che in pochissimo tempo ha fatto il giro dei social network, generando un passaparola spontaneo e gratuito ben oltre la comunità genoana, trasformandosi in una campagna di comunicazione a costo praticamente zero ma dall’impatto mediatico notevole. La genuinità delle reazioni, sia da parte dei calciatori che dei tifosi, ha rappresentato il valore aggiunto di un’operazione che unisce marketing sportivo e comunicazione emozionale in modo efficace.

Le reazioni dei tifosi: tra incredulità e promesse

Le telefonate, documentate nel video promozionale, hanno mostrato una gamma di reazioni che vanno dall’incredulità al divertimento. Molti tifosi inizialmente hanno pensato a uno scherzo, non credendo possibile che dall’altro capo della linea ci fossero davvero i loro beniamini. Altri invece, superato lo stupore iniziale, hanno colto l’occasione per spiegare le ragioni del mancato rinnovo.

Particolarmente divertente il caso di un giovane tifoso che ha spiegato: “Io ho rinnovato, ma mio padre no perché quando si gioca di sera non ci sono autobus per tornare a casa”. La risposta del giocatore, che ha promesso scherzosamente di “chiamare l’assessore ai trasporti”, ha mostrato come questa iniziativa abbia permesso di stabilire un contatto diretto e umano tra squadra e tifoseria, andando oltre il semplice rapporto commerciale.

Altri sostenitori hanno assicurato che avrebbero rinnovato al rientro dalle vacanze, mentre una signora, inizialmente dubbiosa sull’autenticità della chiamata, ha poi chiesto se tra i calciatori presenti ci fosse anche Aaron Martin, provocando l’ilarità degli altri giocatori presenti. Questi momenti di spontanea leggerezza hanno reso l’iniziativa ancora più autentica, rafforzando il legame emotivo tra la squadra e i suoi sostenitori, un aspetto sempre più importante nel calcio moderno dove le analisi e le previsioni sportive dominano spesso il dibattito come evidenziato su https://bollettecalcio.it/ dove le statistiche e i pronostici sono sempre aggiornati.

L’importanza degli abbonamenti per il club

Dietro questa simpatica iniziativa si nasconde una realtà economica importante per il Genoa. Raggiungere e possibilmente superare la soglia di 28.093 abbonati della scorsa stagione rappresenterebbe non solo un traguardo simbolico ma anche un importante risultato finanziario, garantendo entrate certe in un momento in cui la sostenibilità economica dei club calcistici è sempre più una priorità.

La capacità della società ligure di mantenere questo livello di fidelizzazione è particolarmente significativa considerando le difficoltà che molti club italiani incontrano nel riempire gli stadi, come si può osservare dall’analisi dei dati di affluenza delle recenti giornate di Serie A dove si evidenzia come alcune squadre stiano lottando per mantenere un pubblico costante nonostante risultati altalenanti.

Un esempio di marketing relazionale nel calcio

L’iniziativa del Genoa si inserisce in un trend crescente di marketing relazionale nel mondo del calcio, dove i club cercano sempre più di costruire un rapporto personalizzato con i propri tifosi. In un’epoca di social media e comunicazione digitale, paradossalmente, il ritorno a un contatto diretto e personale come una telefonata acquisisce un valore distintivo e memorabile.

L’operazione rossoblù dimostra come anche con risorse limitate sia possibile realizzare campagne di comunicazione efficaci, puntando sulla genuinità e sull’effetto sorpresa. Il successo di questa iniziativa potrebbe ispirare altre società calcistiche a sperimentare approcci simili, privilegiando l’autenticità e il coinvolgimento emotivo rispetto a campagne pubblicitarie tradizionali e costose.

Mentre il Genoa si avvicina al traguardo dei 28.000 abbonati, questa originale iniziativa rimarrà sicuramente nella memoria dei tifosi coinvolti, rafforzando quel senso di appartenenza e comunità che rappresenta l’essenza vera del tifo calcistico, ben oltre il risultato sportivo della domenica.

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